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MIGLIOR ASSISTMAN
Il dato mi fa piacere perché io lavoro per aiutare la squadra ad arrivare a risultati importanti. Il posto in squadra? Non mi sono mai fatto un problema di iniziare in panchina. Il “sono tutti titolari” di Corini è una realtà messa in pratica, lui ci alterna, ci coinvolge, chi entra si sente parte del gruppo allo stesso modo di chi inizia. E' un aspetto su cui l'allenatore spinge tantissimo, per stare al vertice devi avere 23 giocatori più o meno di pari valore.
UNICO PALERMITANO
La pressione in una città importante ce l'hanno tutti, parliamo invece della bellezza di giocare a Palermo: sono venuto qui a 28 anni dopo due campionati vinti per rappresentare la mia gente, vorrei far capire a tutti l'orgoglio che provo se qualcuno si raffigura in me. Quindi no, non è un peso. 20 anni fa nella squadra che tornò in A c'erano Pietro Accardi e Vasari, mi piacerebbe essere un altro palermitano che vince il campionato.
SFIDA CON IL COMO
Una gara che parla da sola, ma non sarà decisiva, dopo ci sono altre 13 giornate. Noi arriviamo bene, vincere a Piacenza sulla Feralpi che aveva battuto la Cremonese non era scontato. Sarà fantastico giocare qui, i tifosi ci stanno accompagnando ad ogni gara in modo entusiasmante, il loro supporto è decisivo. E il Barbera dopo 4 vittorie consecutive è tornato ad essere il nostro fortino.
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